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In questa guida spieghiamo come cambiare il gestore di energia.
Cambiare il fornitore di energia risulta essere molto semplice. Infatti, dovo avere scelto il nuovo gestore e la tariffa migliore per le proprie esigenze, è sufficiente aderire al contratto attraverso uno dei canali l’azienda mette a disposizione.
Generalmente per attivare il contratto basta fornire
-Dati dell’intestatario del contratto, cioè nome, cognome e codice fiscale
-Dati fornitura, cioè indirizzo e codice POD per l’energia elettrica e PDR per il gas
-Recapito telefonico o un indirizzo mail.
-Codice IBAN per l’eventuale domiciliazione bancaria.
Dopo che è stato sottoscritto il contratto, la procedura viene completamente gestita dal nuovo e dal vecchio fornitore. Il cliente, di conseguenza, non è coinvolto in modo attivo e non deve fare niente.
I tempi per il passaggio da un fornitore all’altro sono 1 mese a partire dal primo giorno del mese successivo alla comunicazione per i clienti domestici e tre mesi per i clienti non domestici.
Durante questo periodo di tempo, in genere, i fornitori inviano delle comunicazioni per informare il futuro cliente sulle tempistiche dell’attivazione della fornitura.
Durante il passaggio da un contratto all’altro, la corrente elettrica o il gas sono comunque garantiti e continuano a funzionare senza interruzione.
L’unica cosa che cambierà è la fatturazione, che da una certa data in avanti proviene dal nuovo fornitore
Risulta essere importante ricordare che non ci sono costi quando si lascia il vecchio fornitore. Non ci sono vincoli contrattuali con il fornitore di energia elettrica e gas, e quindi è possibile lasciarlo in qualsiasi momento se non si è soddisfatti del prezzo pagato o del servizio.
Altra cosa da sapere è che l’energia elettrica ed il gas metano forniti resteranno gli stessi. A cambiare infatti è la società di vendita e non la società distributrice.
Come Scegliere la Tariffa Migliore
Quando si decide di cambiare gestore di energia, l’obiettivo è quello di risparmiare attivando un’offerta adatta alle proprie abitudini di consumo.
Per scegliere la tariffa giusta, è importante seguire queste regole.
-Per iniziare, bisogna conoscere il consumo in kilowattora e i momenti di maggiore consumo Se per esempio, i consumi si concentrano durante le fasce serali, è da valutare l’attivazione di una tariffa con prezzi differenziati, cioè bioraria o multioraria. Se invece stiamo in casa tutto il giorno, meglio preferire tariffe con prezzo unico per ogni momento della giornata.
-Considerare che i prezzi di luce e gas variano nel tempo. Per risparmiare bisogna sempre controllare l’andamento dei prezzi, in modo da cambiare tariffa quando serve.
-Attivare i contratti in rete. Spesso le offerte migliori sono quelle attivabili solo online.
-Valutare la periodicità della fatturazione. Nel momento in cui si analizza un’offerta, bisogna ricordare che nella maggioranza dei casi il pagamento è bimestrale, ma esistono anche offerte con fatturazione mensile, trimestrale e a importi costanti con conguaglio finale. Il caso delle fatture costanti è da valutare con attenzione soprattutto in ambito di fornitura gas visto che le bollette del gas per il riscaldamento hanno infatti un andamento stagionale, alte d’inverno e basse d’estate.
-Impatto ambientale. Quelle che sono chiamate tariffe verdi non portano a casa nostra corrente prodotta da fonti rinnovabili. Attivando un’offerta di questo tipo, però, il gestore si impegna a comprare all’ingrosso energia prodotta da fonti rinnovabili, che sarà successivamente immessa in rete. L’effetto positivo sul sistema è quindi indiretto e consiste nel fatto che, attivano queste tariffe, si incrementa la produzione globale da fonti rinnovabili.
Tipologie Tariffe
Come anticipato, sul mercato sono presenti numerose tariffe, che si differenziano a seconda dell’obiettivo che si propongono.
La classificazione principale è in offerte indicizzate e offerte a prezzo bloccato.
Le offerte indicizzate vengono agganciate all’andamento di un prezzo base, solitamente tramite uno sconto, oppure si riferiscono all’andamento del mercato all’ingrosso, a cui si aggiunge un sovrapprezzo.
La caratteristica principale è la variabilità, che riflette l’andamento del prezzo di riferimento.
Queste tariffe sono consigliate per chi esce per la prima volta dal mercato tutelato e desidera un risparmio immediato e garantito. Bisogna però dire che negli ultimi anni sono risultate meno competitive delle offerte a prezzo bloccato.
Le tariffe a prezzo bloccato offrono per un tempo limitato un prezzo bloccato per la fornitura di luce e gas. Possono però cambiare altre voci della bolletta, come i corrispettivi per il trasporto e gli oneri generali.
Questo tipo di offerte permettono stabilizzare la spesa per l’energia, dando la possibilità di risparmiare e proteggersi dalle fluttuazioni del mercato.
Ovviamente bisogna ricordare che le condizioni economiche sottoscritte hanno durata limitata e che, alla scadenza, il fornitore aggiornerà i prezzi e, di conseguenza, bisogna verificare con continuità i corrispettivi applicati.