Come per gli altri elettrodomestici, anche nella scelta dello scaldabagno ci si deve orientare sui modelli a basso consumo che, a parità di prestazioni, consumano meno, anche se gli apparecchi più economici dal punto di vista energetico di solito si rivelano più costosi all’acquisto.
La capacità del boiler (che per uso domestico varia da 30 a 150 litri) deve essere scelta in funzione dell’effettiva quantità d’acqua necessaria (circa 50 litri al giorno per una persona, 100 litri per due o tre persone, 150 litri per quattro persone). Se il boiler è piccolo, la riserva d’acqua sarà insufficiente; ma un boiler sovradimensionato spreca evidentemente molta energia, in quanto mantiene a temperatura elevata una quantità d’acqua inutilizzata.
A seguire, forniamo qualche consiglio su come posizionarlo per evitare inutili sprechi di energia.
Installare sempre lo scaldabagno il più possibile vicino al punto di utilizzo, per evitare inutili dispersioni di calore durante il percorso dell’acqua nelle tubature.
Regolare il termostato a 40 °C in estate e a 60 °C in inverno, altrimenti l’apparecchio sarà costretto a miscelare acqua calda e fredda a ogni richiesta, facendo aumentare le dispersioni di calore e le incrostazioni di calcare.
Nel caso dei serbatoi ad accumulo, il termostato va regolato tra i 55 °C e i 60 °C: temperature più basse possono favorire lo sviluppo di batteri, quelle troppo alte la formazione di calcare.
Nel caso di scaldacqua ad accumulo, installare un timer per avere acqua calda solo quando serve, regolandolo in modo che l’apparecchio entri in funzione solo alcune ore prima dell’utilizzo.
Per evitare le dispersioni lungo le tubazioni, è importante installare in uscita dallo scaldacqua un miscelatore con termostato già regolato fra i 37 e i 40 °C (a 40 °C l’acqua già scotta).
Se si deve alimentare sia la cucina che il bagno, dato che questi due ambienti hanno funzioni (e quindi richieste) molto diverse, è meglio installare, invece che un solo apparecchio grande, due più piccoli, uno per ogni locale (specie se la scelta è orientata su un tipo elettrico, e soprattutto se cucina e bagno sono distanti).
Per quanto riguarda le abitudini quotidiane, bisogna ricordare che una doccia non eccessivamente prolungata consuma molta meno acqua del bagno nella vasca.
Effettuare manutenzioni periodiche (ogni due anni) per rimuovere i depositi di calcare dalla resistenza dell’apparecchio e intervenire prontamente sui rubinetti che perdono.
Per gli scaldabagno a gas rivolgersi sempre a installatori qualificati e rispettare le norme di sicurezza UNI-CIG, in particolare la prescrizione che l’apparecchio sia collocato in ambiente ben ventilato e abbia lo scarico dei fumi all’esterno.