In questa guida spieghiamo come riconoscere se un marchio CE è originale o contraffatto.
Dall’anno 2006 è entrato in vigore il marchio CE per determinate tipologie di prodotti appartenenti alle categorie disciplinate da specifiche direttive dell’Unione Europea che prevedono la marcature CE quali, ad esempio, i giocattoli, le attrezzature elettriche, i macchinari, i dispositivi medici, gli ascensori e i dispositivi di protezione individuale.
Esso è un contrassegno che deve essere apposto sui prodotti sopra menzionati dal fabbricante e che autocertifica la rispondenza o la conformità del bene ai requisiti essenziali per l’immissione sul mercato e la libera circolazione all’interno dell’Unione Europea.
In particolare, il marchio CE attesta che il prodotto è stato valutato e rispetta determinati requisiti in materia di sicurezza, salute e tutela dell’ambiente.
Pertanto, i prodotti commercializzati in ambito comunitario devono obbligatoriamente riportare la marcatura CE e quelli che ne sono sprovvisti devono essere immediatamente ritirati dal commercio.
Per alcuni prodotti la valutazione di conformità ai requisiti tecnici specifici stabiliti dalla normativa europea deve essere effettuata da appositi organismi di valutazione della conformità ed a seguito della quale il produttore appone al prodotto il marchio CE, indicando anche il numero di identificazione del predetto organismo.
Se, invece, il prodotto non deve essere verificato da un organismo indipendente, spetta al produttore controllarne la conformità, predisporre un fascicolo tecnico contenente tutti i documenti che ne dimostrano la corrispondenza ai requisiti tecnici, apporre il marchio CE in modo che sia visibile, leggibile ed indelebile e redigere una dichiarazione di conformità UE che certifichi che il prodotto ha tutti i requisiti di legge.
Nonostante il D. Lgs. n. 194 del 06.11.2007 ha vietato apporre su apparecchi ed imballaggi “segni che possano indurre in errore terzi in relazione al significato o alla forma grafica della marcatura CE” e previsto sanzioni amministrative da € 1.000 ad € 6.000 per i contravventori, sempre più spesso capita di imbattersi (senza nemmeno rendersene conto) in alcuni prodotti con marchio CE plagiato: infatti, ad esempio, diversi prodotti cinesi riportano le iniziali CE che, però, non significano Comunità Europea bensì China Export.
La grafica dei due marchi è, però, talmente simile che i consumatori sono convinti di acquistare un prodotto conforme agli standard dell’Unione Europea e cadono in errore.
Risulta essere quindi molto importante prestare la dovuta attenzione alla proporzione dei caratteri ed alla distanza tra le due lettere; infatti
-il marchio originale europeo di conformità è composto dalle lettere C E ricavate da due cerchi: pertanto, fra la lettera C e la lettera E deve esserci almeno la metà della larghezza della C
-se il marchio non è originale le lettere C e E sono molto più ravvicinate.
In altri termini, il marchio CE originale presenta una maggiore spaziatura tra le due lettere, mentre nel caso di China Export, le due sono meno distanti ed, anzi, risultano quasi unite. Inoltre le lettere del marchio non devono essere più piccole di 5 millimetri e, nel caso siano più grandi, le loro proporzioni vanno comunque rispettate.
Inoltre, si può comprendere se il marchio è originale o meno attraverso il seguente metodo pratico, se unendo virtualmente le lettere si forma un otto, il marchio è originale, altrimenti è una contraffazione.
Risulta essere fondamentale che il consumatore riconosca il marchio CE originale rispetto a quello contraffatto o che indica un’altra sigla non solo perché vi è una differenza qualitativa, ma soprattutto per la sicurezza dei prodotti: è cronaca il caso dei giocattoli difettosi che potevano recare conseguenze dannose.
In merito, appare opportuno sottolineare che per i prodotti non a norma sono previste sanzioni civili ed eventualmente penali per i produttori; inoltre, sul piano contrattuale e commerciale, la compravendita del bene è nulla ai sensi dell’art. 1418 del codice civile: pertanto, l’acquirente può rifiutarsi di corrispondere il pagamento del prezzo dietro restituzione della merce e può chiedere ed ottenere i danni eventualmente subiti.
Infine, è comunque consigliabile scegliere accuratamente il punto vendita in cui acquistare il prodotto e prestare attenzione alla presenza o meno del nome e dell’indirizzo di colui che ha immesso il prodotto nel mercato oppure dell’importatore.