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In questa guida spieghiamo come funzionano i saldi e come comportarsi per evitare fregature.
Con l’inizio della stagione dei saldi, sono tantissimi gli italiani che prosciugano le proprie carte di credito. Comincia una vera e propria frenesia dell’acquisto che, tantissime volte, si rileva una chiara truffa ai danni del consumatore. Qualche consiglio utile ci aiuterà ad orientarci meglio nella giungla dei saldi, alla caccia del vero affare.
Come Funzionano i Saldi
La caccia all’acquisto in saldo si apre due volte l’anno, solitamente all’inizio dell’anno e prima del periodo estivo. La merce dovrebbe rimane in svendita nei negozi per circa due mesi, ma alcuni venditori azzardano, e anticipano i tempi con slogan che annunciano l’imminente svendita per liquidazione. La stagione dei saldi si apre con date diverse nella varie città d’Italia. Attraverso il calendari regione per regione, avrete la possibilità di sapere in che periodo comincia la ressa all’affare nella vostra città.
Solitamente, i saldi invernali cominciano la prima quindicina di gennaio e si concludono ai primi di marzo; per quelli estivi invece, le danze si aprono nella prima settimana di luglio e terminano intorno alla prima metà di settembre.
Ma è proprio in questo periodo che bisogna stare maggiormente attenti. In alcune città d’Italia, la merce in svendita è presente nelle vetrine fino alla fine di settembre ed addirittura fino alla prima settimana di ottobre. In questo caso, la truffa è quasi assicurata. Come raccomandano Adusbef e Federconsumatori, questa merce è quasi sicuramente rimanenza di anni precedenti o addirittura è merce difettata.
Nei prossimi paragrafi cercheremo di dare qualche dritta su come individuare i capi non di stagione! Ma qual è la merce in saldo? Praticamente quasi tutta. I prodotti che vanno per la maggiore sono quelli legati all’abbigliamento: vestiario, accessori dell’abbigliamento, biancheria intima e abbigliamento sportivo. Molto ricercate sono anche le calzature e gli articoli di valigeria e da viaggio proprio perché i saldi coincido con l’inizio della stagione estiva e quindi dei viaggi. Un buon riscontro si è avuto però anche nel settore dell’elettronica che, insieme agli articoli sportivi, hanno avuto negli ultimi anni un vero e proprio boom di acquisti.
Doveri del negoziante
Le normative vigenti in materia di saldi sono molto chiare e severe. I negozianti che decidono di mettere la propria merce devono sottostare ad una serie di regole che disciplinano prima e durante i saldi.
Bisogna munirsi della documentazione idonea per dare il via alla stagione delle svendite. Attraverso una comunicazione in carta semplice al Comune, il negoziante deve confermare la propria adesione almeno cinque giorni prima dell’inizio della stagione dei saldi. In questa comunicazione l’esercente dovrà essere molto preciso e riportare quattro indicazioni fondamentali: innanzitutto il periodo preciso di inizio e fine saldi; la tipologia di merce che intende mettere in offerta; in che modo verrà differenziata la merce in saldo da quella non in saldo; la sede in cui è ubicato il proprio esercizio commerciale.
Una volta che il negoziante ha ottemperato alla parte burocratica, è necessario che cominci ad allestire le propria vetrina, rispettando gli altri obblighi previsti dalla normativa, a partire dal cartellino con lo sconto. Risulta essere indispensabile infatti, che il titolare dell’esercizio commerciale metta bene in evidenza sullo stesso cartellino, il prezzo di partenza del prodotto, poi il prezzo scontato ed infine la percentuale dello sconto applicato.
Da non sottovalutare poi la grafica, che non deve essere ingannevole e deve rispettare la veridicità di quanto reclamizzato. Inoltre, deve essere utilizzata per la vendita all’interno del locale e per l’eventuale esaurimento delle scorte, la stessa forma e lo stesso rilievo grafico utilizzato per la pubblicità esterna alle vetrine. Sappiate che, nel caso in cui il negoziante non rispetti queste indicazioni sono previste multe salate: si parte da un minimo di 500 euro fino ad un massimo di 3000 euro e, se l’esercente fa orecchie da mercante e trasgredisce alle regole più di una volta, il Sindaco può disporre la chiusura dell’esercizio commerciale fino a venti giorni.
Diritti del consumatore
Appena scatta l’ora, lo spettacolo a cui ci troviamo ad assistere è praticamente identico, sempre lo stesso da lunghi anni: una fiumana di gente accalcata all’entrata dei negozi che espongono una percentuale molto elevata di sconto oppure abiti griffati . Ma è proprio in virtù di questo via vai di gente e della ressa attorno alla merce in offerta, che molti commercianti ne approfittano, e sorvolano su alcune indicazioni fondamentali a tutela dei consumatori.
Tra queste, quella che si trasgredisce con maggior frequenza, è il divieto di far provare il capo che si è deciso di acquistare. Questo è un vostro diritto e dovete pretendere che venga rispettato. Inoltre, molto spesso, non avete la possibilità di cambiarlo in quanto il cambio è a discrezione del negoziante. La legge infatti, consente agli esercenti di scegliere se cambiare o meno al cliente la merce acquistata in saldo. Se, ad esempio, non provate la maglietta che avete scelto, rischiate di tornare a casa e scoprire di aver fatto tutt’altro che un affare.
Fate valere i vostri diritti quindi, ed esigente di poter provare il capo che avete scelto di comperare. Una altro punto importante che abbiamo già affrontato nel paragrafo precedente, è quello del prezzo esposto sul cartellino del prodotto. Di solito siamo portati a pensare di fare un affare quando notiamo sul cartellino di un bel pullover un prezzo davvero conveniente. In realtà può accadere che lo sconto applicato sul prodotto sia praticamente fasullo.
Se notiamo un bel pullover a 30 euro su cui è stato applicato uno sconto del 50% , è possibile che in realtà quello stesso pullover era già in vetrina allo stesso prezzo prima dei saldi, o addirittura, che costasse anche qualche euro in meno. Attenzione quindi alle truffe! Un ottimo metodo per fiutare davvero l’affare è quello di farsi un giro per i negozi prima dei saldi ed adocchiare la maglia che vogliamo comperare, memorizzando con particolare attenzione il prezzo. Solo al momento dei saldi potremmo fare una reale valutazione e capire se stiamo facendo davvero un affare oppure no.
Come Comportarsi Durante i Saldi
Proprio per evitare che la febbre da saldi ci colpisca con scadenza regolare due volte l’anno, converrebbe vaccinarsi con una considerevole dose di buon senso da applicare periodicamente. Ci spieghiamo meglio. Oggigiorno gli outlet nascono come funghi e diventano meta preferiti di tantissime persone durante il fine settimana. Anche se i capi di abbigliamento non sono sempre quelli della stagione in corso, gli affari sono garantiti perché i capi sono sempre firmati.
In questi negozi portate a casa i prodotti di marca ad ottimi prezzi senza subire lo strazio della calca nei negozi durante il periodo di saldi. Quando necessitate di qualcosa durante l’anno non aspettate necessariamente i saldi, ma cominciate a dare un’occhiata all’outlet sottocasa.
Un altro consiglio da non dimenticare perché preserva il nostra carta di credito da spese inutili, è quello di evitare l’acquisto di abiti che non corrispondo alla nostra taglia. Tantissime volte ci è capitato tra le mani un pantalone o una maglia davvero belli, griffati o del colore preferito che però non corrisponde alla nostra taglia, magari è più piccola. Nell’immediato ci rendiamo conto che non ci entrerà mai, ma decidiamo comunque di acquistarlo perché siamo fermamente intenzionati ad incominciare la dieta nell’istante stesso in cui ci avviamo alla cassa per pagare il nostro “affare”.
Mai cosa più sbagliata! L’ottanta per cento delle volte, quel pantalone rimane nel nostro armadio per mesi, a volte anche anni (perché magari nel frattempo siamo anche ingrassati!) e ancora il cartellino in bella mostra…
Ancora un altro punto su cui vale la pena di ritornare, è quello relativo alla truffa. Se durante l’anno notate un capo che vi piace, memorizzatene il prezzo. Appena comincia la stagione dei saldi verificate se il negoziante realmente vi ha applicato lo sconto reclamizzato e di conseguenza la percentuale corretta di sconto. In questo modo, saremo effettivamente consapevoli se quello che acquistiamo è davvero un affare oppure no.