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Oggi vi parliamo di Ammorbidenti, cosa sono, come e quando utilizzarli e naturalmente, non mancheremo anche questa settimana di segnalarvi i produttori dei prodotti a marca commerciale. Gli ammorbidenti sono coadiuvanti di lavaggio, nel senso che accompagnano il lavaggio dei tessuti, e vanno ad integrarsi con l’utilizzo dei detersivi e vengono utilizzati per dare agli indumenti una piacevole sensazione al tatto.
Quali sostanze contengono? La composizione degli ammorbidenti include in prevalenza l’esterquat, molecole ammorbidenti la cui origine può essere vegetale o animale. Gli altri componenti sono quasi sempre additivi, profumi, addensanti o perlanti, coloranti ed altre sostanze spesso non biodegradabili.
Queste particolari sostante presenti negli ammorbidenti producono una azione lisciante sulle fibre dei tessuti. Entrando più nel dettaglio, l’ammorbidente va a formare una specie di pellicola invisibile che aderisce ai tessuti e le dona morbidezza, eliminando l’elettricità statica dei capi appena lavati. A questo poi si aggiunge l’eventuale profumazione, con fragranze diverse di prodotto in prodotto.
Biodegradabilità
Tra i ‘contro’ di questo prodotto c’è sicuramente la non biodegradabilità di molte componenti degli ammorbidenti più diffusi (a cui si aggiunge l’abitudine di molti consumatori di eccedere nelle dosi, anche dove non necessario). In questo caso, possono venirci incontro alcuni produttori che negli ultimissimi anni hanno messo in commercio prodotti specifici con componenti (principalmente tensioattivi vegetali) biodegradabili. Questi ammorbidenti contano in molti casi sull’azione dell’acido citrico, in grado di neutralizzare le cariche elettriche dei tessuti, e possono essere utilizzati con le stesse modalità degli altri prodotti. Inoltre sono quasi sempre privi di additivi o ulteriori sostanze come coloranti artificiali. Occorre sempre verificare l’etichetta del prodotto, per avere garanzia che quello che stiamo per acquistare sia davvero un ammorbidente biodegradabile.
Formati ed etichette
Come per i detersivi, anche gli ammorbidenti sono ormai disponibili non solo in diverse profumazioni, ma anche in diversi formati e soprattutto concentrati, permettendo di risparmiare e soprattutto diminuendo l’impatto ambientale. Come sempre ruolo essenziale per conoscere quello che si sta per acquistare è quello dell’etichetta, che ci darà sempre tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno, in primis la composizione (chimica in questo caso) del prodotto. Abbiamo preso in esame una etichetta di un ammorbidente normalmente disponibile presso supermercati e ipermercati e analizzato i suoi componenti
-Aqua. L’acqua, come facilmente immaginabile è la componente presente in maggiore quantità in questo tipo di prodotto (di norma, il primo ingrediente segnalato in etichetta è sempre quello presente in maggiore quantità, e a seguire tutti gli altri..).
-Dihydrogenated Tallow Hydroxyethylmonium Methosulfate. Si tratta di esterquat, molecole ammorbidenti la cui origine può essere vegetale o animale. In questo specifico caso, si tratta di derivato da grasso animale.
-Isopropyl Alcohol (alcool isopropilico o 2-propanolo). Questo additivo è un omologo dell’alcol etilico con proprietà germicide più marcate. Tra i ‘contro’, presenta un’azione irritante sulla cute maggiore dell’alcol etilico.
-Parfum. Profumo (qui la scelta è ampia e varia di prodotto in prodotto).
-Calcium Chloride (Cloruro di Calcio): è un comune reagente chimico di colore bianco.
-Polidimetilsilossano: fa parte dei siliconi o polisilossani ovvero dei polimeri inorganici che in questo caso ritroviamo negli ammorbidenti come antischiuma.
-Coumarin (cumarina ): la cumarina è una fragranza, componente dell’ olio essenziale di cassia e cannella.
-Geraniol (geraniolo): il geraniolo è una fragranza, componente dell’ olio essenziale di citronella, lemongrass, geranio, limone, Palmarosa, rosa e ylang-ylang.
-Linalool: è una fragranza naturalmente presente in numerosi fiori e spezie e utilizzata per le profumazioni di ammorbidenti e altri prodotti. E’ un componente potenzialmente sensibilizzante e allergizzante, per questo la Normativa Europea impone che sia segnalato in etichetta nel caso superi questi limiti: 0.001% per i prodotti che non prevedono risciacquo e 0.01% per i prodotti che prevedono risciacquo.
L’alternativa ecologica
La vera alternativa al classico ammorbidente può arrivare da un prodotto di comune utilizzo: l’aceto di vino bianco. L’aceto di vino bianco (in commercio si può trovare nella versione ‘decolorato’ se si preferisce) non solo è un prodotto low cost (nei supermercati non è difficile trovarlo tra i prodotti a marca commerciale o Primo Prezzo) ma permette di ammorbidire il bucato grazie anche alla sua azione anticalcare. E stiamo parlando non di un classico ‘rimedio della nonna’, ma di un prodotto consigliato anche dai ricercatori, come quelli dell’Università di Campinas in Brasile (UNICAMP). Qui infatti, la ricercatrice e ingegnere chimico Wilma Spinosa ha realizzato degli studi sull’adozione di nuove tecniche scientifiche per migliorare la produzione e la qualità dell’aceto. Ed è la stessa ricercatrice a confermare come l’aceto di vino sia un ottimo ammorbidente per tessuti e consiglia di utilizzarlo (si può versare nella vaschetta dedicata all’ammorbidente della propria lavatrice fino quasi a riempirla). L’aceto, essendo un acido debole non danneggia la lavatrice e inoltre la pulisce dai residui di detersivo e calcare che si depositano nelle parte interne. E se qualcuno si starà domandando: ma poi gli indumenti non avranno l’odore di aceto? La risposta è: nulla di tutto ciò. L’odore dell’aceto non rimane mai sui tessuti, anzi, questo prodotto risalta moltissimo l’odore del detersivo e il profumo rimane a lungo. Inoltre l’aceto riesce a ravvivare i colori dei tessuti, incluso tappeti e moquette, togliendo eventuali altri odori sgradevoli, come la puzza di sudore.
Quando utilizzare il normale ammorbidente e quando no
L’utilizzo dell’ammorbidente non è sempre consigliato su tutte le tipologie di tessuto. Se ad esempio questo prodotto è perfetto per un tessuto come quello dei jeans (difficile altrimenti riuscire a trovarli morbidi appena usciti dalla lavatrice), un po’ meno potrebbe esserlo con cotone e lana. Il cotone infatti aiuta a mantenere stabile il calore del nostro corpo permettendo al sudore di attraversare il tessuto. L’ammorbidente, per via dell’invisibile pellicola che aderisce ai tessuti, impedisce lo svolgimento corretto di quest’azione.
Ammorbidenti, le Private Label e relativi produttori
Appuntamento fisso è quello con i prodotti a marca commerciale, dei quali vi sveliamo i produttori. Oggi è il turno degli ammorbidenti distribuiti da Auchan, Carrefour, Conad, Coop, Esselunga e Pam/Panorama.
Ammorbidente liquido (formati e profumazioni varie) Auchan. Produttore: Pizzolotto S.p.A.
Ammorbidente liquido concentrato (varie profumazioni) Auchan. Produttore: Pizzolotto S.p.A.
Ammorbidente concentrato con ingredienti di origine vegetale Auchan. Produttore: Auchan Production (UE)
Ammorbidente liquido (vari formati e profumazioni) Carrefour. Produttore: CMI (UE)
Ammorbidente liquido concentrato (varie profumazioni) Carrefour. Produttore: CMI (UE)
Ammorbidente liquido (vari formati e profumazioni) Conad. Produttore: DECO Industrie S. Coop. P.A.
Ammorbidente liquido concentrato (varie profumazioni) Conad. Produttore: DECO Industrie S. Coop. P.A.
Ammorbidente liquido (vari formati e profumazioni) Coop. Produttore: DECO Industrie S. Coop. P.A.
Ammorbidente liquido concentrato (varie profumazioni) Coop. Produttore: DECO Industrie S. Coop. P.A.
Ammorbidente liquido (vari formati e profumazioni) Esselunga. Produttore: Madel S.p.A.
Ammorbidente liquido concentrato (varie profumazioni) Esselunga. Produttore: Madel S.p.A.
Ammorbidente liquido con tensioattivi da materie prime di origine vegetale Esselunga. Produttore: McBride s.p.A.