Sono tante, le persone che ormai rinunciano a mangiare la pizza di sera perché non la digeriscono o perché causa loro attacchi di sete notturna. Ecco spiegati i motivi per cui questo avviene, e i criteri per la scelta di una buona pizza realizzata nel modo corretto, e soprattutto con prodotti alimentari di qualità che non causino problemi di digestione.
La digeribilità dell’impasto, la pesantezza di stomaco e la sete notturna sembrano ormai un dato di fatto che non è possibile slegare dal piacere di una pizza, anche se ormai, per fortuna esistono pizze che vengono lavorate con il giusto metodo e con un certo criterio, per evitare che, una volta sfornate, siano eccessivamente pesanti. Ma vediamo da cosa dipende la digeribilità di una pizza.
Maturazione, lievitazione e cottura. La maturazione è il primo passo per una pizza digeribile, infatti se l’impasto non è maturo e manca quindi della giusta dose di zuccheri e di aminoacidi, risulta troppo impegnativo per il sistema digestivo. Altri due fattori di fondamentale importanza sono la lievitazione e soprattutto la cottura, in quanto se si mangia una pizza ancora cruda si ingerisce anche un lievito parzialmente attivo che continua la sua attività anche dentro al nostro stomaco, causandoci grandi fatiche di digestione. Il motivo per cui spesso queste fasi non vengono eseguite in modo corretto possono essere o la poca professionalità degli addetti alla preparazione e alla cottura delle pizze, a cui si aggiunge l’aggravante dei tempi di lavorazione corti, con impasti realizzati poche ore prima di essere serviti.
Anche la farina è importante. Un’altra causa della difficoltà di digeribilità della pizza può risiedere nelle caratteristiche della farina: ogni farina, infatti, ha una sua “forza” che, quanto entra in contatto con l’acqua, interviene sulla sua attività enzimatica e ne influenza il comportamento durante le diverse fasi della lievitazione. Sembra un’ovvietà, ma è importante che le pizze vengano realizzate con farine apposite per pizza, e non con farine generiche, che potrebbero essere causa di impasti pesanti e difficili da assimilare.
La sete notturna. Consumare eccessivi quantitativi di acqua durante la notte dopo aver mangiato una pizza in pizzeria può essere causata da un eccesso di sale nel condimento, e a volte anche nell’impasto. Ma anche la non corretta maturazione e lievitazione dell’impasto, quando l’attività enzimatica del lievito non è terminata, è responsabile degli attacchi di sete notturna, che possono durare fino a quando la digestione non è completa.
Saper riconoscere la qualità di una pizza. Quando la consistenza della pizza che avete nel piatto è gommosa e non croccante, vuol dire che la pizza non è adeguatamente cotta o che l’impasto non è maturato o lievitato correttamente, e molto probabilmente vi causerà difficoltà di digestione e attacchi di sete. Se invece la pizza non vi causa alcun problema durante la notte, vuol dire che avete scelto una pizzeria dove vengono rispettati i tempi corretti per la lavorazione dell’impasto e dove si dà importanza alla qualità degli ingredienti e dei condimenti.